Opuscolo Alternanza Scuola Lavoro:
progetto "Sicuri si Diventa"
Guida pratica per:
Un'analisi di oltre 800 incidenti con almeno un pedone ferito che lavorava sulla carreggiata, ha evidenziato carenze nella segnaletica nel 60% dei casi. La difficoltà del conducente del veicolo nel percepire l'anomalia nella carreggiata e adeguare la velocità allo stato dei luoghi, può essere ridotta grazie alla segnaletica temporanea, che si associa a minor tasso di incidenti, lesioni gravi e mortali. il Focus intende evidenziare gli aspetti salienti del segnalamento temporaneo stradale, atto a informare, guidare e convincere gli utenti a tenere comportamenti adeguati alle anomalie stradali.
Dallo studio Inail un contributo all’allargamento delle conoscenze tecniche. Consultabile online sul sito dell’Istituto, il documento Inail mette a confronto e analizza le differenze tra i requisiti dei ponteggi di facciata nella legislazione italiana rispetto a quelli delle norme tecniche europee Uni En. L’identificazione di queste differenze può aiutare a stabilire meglio cosa intendere per “evoluzione del progresso tecnico”. Un concetto che risulta, come sottolineano gli autori nell’introduzione, tutt’altro che “banale” e che “può derivare dall’aumento di conoscenze e capacità o dal miglioramento delle qualità o delle caratteristiche di uno o più fattori produttivi”.
L’opuscolo è strutturato in 2 parti:
La prima parte:
Cosa sono lo stress e lo stress lavoro-correlato
I fattori di rischio stress lavoro-correlato
I sintomi dello stress lavoro-correlato
La gestione dello stress lavoro-correlato.
La seconda parte:
Il quadro normativo
I soggetti coinvolti
Il percorso di valutazione del rischio SLC
Gli strumenti per la valutazione del rischio SLC.
Gli studi effettuati su questo rischio sul lavoro mostrano alcuni dati importanti, quali, ad esempio:
più del 40% dei datori di lavoro sostiene che i rischi psicosociali siano più difficili da riconoscere e gestire rispetto ai rischi “tradizionali”;
4 lavoratori su 10 ritengono che lo stress non viene gestito adeguatamente nel loro luogo di lavoro;
i principali ostacoli nell’affrontare lo SLC risiedono per il 58% delle aziende nella “delicatezza della questione”, per il 46% nella “mancanza di consapevolezza”.
Un articolo tratto da “ Articolo 19” n. 04/2014, bollettino di informazione e comunicazione per la rete di RLS delle aziende della Provincia di Bologna realizzato dal SIRS (Servizio Informativo per i Rappresentanti dei lavoratori per la Sicurezza) con la collaborazione di vari soggetti istituzionali provinciali (Provincia di Bologna, AUSL, INAIL, DPL, organizzazioni sindacali, ...). L'autore, dopo aver analizzato i risultati delle valutazioni dei rischi in Italia, affronta l'argomento con un po' di perplessità: come è possibile che il rischio stress lavoro correlato si presenti dappertutto a livelli bassi o addirittura inesistenti? Come mai nel resto d’Europa costituisce un problema sanitario e sociale di rilevanza drammatica?
Per movimentazione manuale dei carichi si intende, ai sensi dell'art. 167 del D.Lgs. 81/2008, l'insieme delle operazioni (sollevamento, trasporto, spinta, traino, ecc.), connesse ad attività lavorative, che comportano per i lavoratori rischi di patologie da sovraccarico biomeccanico, in particolare dorso lombare (patologie delle strutture osteoarticolari, muscolo tendinee e nervovascolari).
Da anni la gestione del rischio da sovraccarico biomeccanico è al centro dell’attenzione di consulenti e professionisti della sicurezza, infatti tale rischio si manifesta in numerosi settori della piccola industria, dall’artigianato all’agricoltura, fino all’edilizia.
Obblighi del datore di lavoro
Il primo obbligo del datore di lavoro (art. 168, comma 1, D.Lgs. 81/2008) è quello di prevede l'adozione delle misure organizzative necessarie e dei mezzi appropriati, in particolare attrezzature
meccaniche, per evitare la necessità di una movimentazione manuale dei carichi da parte dei lavoratori.
Solo se non sia possibile evitare la movimentazione manuale dei carichi ad opera dei lavoratori, si adottano le misure organizzative necessarie e i mezzi appropriati allo scopo di ridurre il
rischio.
Valutazione del fattore di rischio
La valutazione del rischio connesso all’attività di movimentazione manuale dei carichi va necessariamente preceduta da un'analisi del lavoro.
Per quanto attiene più specificamente le procedure di valutazione, i metodi definiti come "criteri di riferimento" per la valutazione, ai sensi del Testo unico della sicurezza (art. 168 e
allegato XXXIII) sono le normative tecniche della serie ISO 11228 (parti 1-2-3).
In questo articolo proponiamo ai lettori una guida Inail che tratta la metodologia dettagliata di valutazione del rischio, prevista dalla UNI 11228 punto 4.2.3.2.
La guida contiene i seguenti argomenti:
2014/10/31 [INAIL]
Il fatto ambientale ha assunto progressivamente sia nelle politiche comunitarie sia in quelle nazionali il ruolo di importante criterio di selezione delle tecnologie di processo e dei prodotti nei cicli industriali.
Un importante contributo alla sostenibilità ambientale è fornito dalle bioraffinerie, costituite da un insieme di tecniche che permettono di ottenere prodotti ad alto valore aggiunto a partire da risorse rinnovabili come le biomasse. L'importanza per il nostro Paese dello sviluppo di questo settore, anche in termini di ricadute occupazionali, è confermata dal recente d.m. 139/2013 in materia di bioraffinerie. Queste nuove applicazioni devono necessariamente essere valutate anche alla luce di quelli che sono gli aspetti di sicurezza connessi all'esercizio e alla gestione di tali impianti. L'obiettivo del Progetto 'Biotecnologie per lo sviluppo sostenibile, applicazioni e sicurezza', finanziato dal Ministero della salute, è stato quello di analizzare i principali pericoli e punti critici delle bioraffinerie definendo soluzioni di controllo dei rischi in base alle tipologie delle aziende coinvolte e delle relative capacità organizzative/gestionali.
2014/10/31 [INAIL]
Obiettivo dei Quaderni Tecnici è accrescere il livello di sicurezza nei cantieri temporanei o mobili.
Forniscono informative basate su leggi, circolari, norme tecniche specifiche e linee guida utili a individuare e perfezionare metodologie operative per il miglioramento delle misure di prevenzione contro i rischi professionali.
I Quaderni sono rivolti a coloro che operano nell'ambito dei cantieri temporanei o mobili rappresentando un agile strumento sia per l’informazione e la formazione dei lavoratori sia per il miglioramento dell’organizzazione delle piccole e medie imprese.
2014/10/30 [INAIL]
La gestione del rischio da sovraccarico biomeccanico degli arti superiori nella piccola industria, nell'agricoltura e nell'artigianato, caratterizzati da una innumerevole varietà di compiti lavorativi, ciascuno con proprie modalità e tempistiche di attuazione, può presentare notevoli difficoltà. Informazioni e richieste: servcom@inail.it o contengono la descrizione del compito, con l'indicazione degli eventuali macchinari/attrezzature in uso, fornendo una stima del rischio da sovraccarico biomeccanico per l'arto superiore destro e quello sinistro. Il metodo valutativo applicato è la Check-list OCRA. Per ciascun compito vengono ipotizzati e valutati differenti scenari lavorativi e proposti alcuni fra i possibili interventi di prevenzione e protezione, di semplice attuazione.
2014/10/31
Il manuale si propone come prosieguo del precedente volume “Formazione antincendio”, edizione 2012.
Si occupa degli aspetti più prettamente progettuali dell’ingegneria antincendio, spaziando dalla valutazione del rischio d’incendio alla redazione della nuova modulistica di prevenzione incendi
(d.m. 7 agosto 2012), soffermandosi sull'approccio ingegneristico alla sicurezza antincendio (Fire Safety Engineering).
Ognuno degli argomenti trattati è stato affrontato anche dal punto di vista operativo, mediante l’esemplificazione di alcuni casi di studio che si è inteso riportare al fine di far meglio
comprendere le tematiche oggetto della pubblicazione e fornire ai professionisti uno strumento di pratica utilità. [INAIL]
2014/09/02
Visto il crescente aumento dell'attività dei lavoratori autonomi in edilizia, certi di fare cosa utile segnaliamo una ottima guida agli adempimenti che tale categoria di lavoratori deve soddisfare per lavorare in cantiere in sicurezza e senza incappare in sanzioni da parte degli organi ispettivi.
Tale documento, che potete trovare in allegato, presenta tutte le casistiche e le possibili soluzioni, nonchè le attività obbligatorie, facoltative nei vari casi e le soluzioni per rispettare la normativa sul lavoro e sulla sicurezza.
2014/07/07 [INAIL]
La pubblicazione riporta i risultati dello studio, svolto dal Dipartimento tecnologie di sicurezza dell’Inail, che si inserisce nell’ambito dell’attività di ricerca “L’evoluzione delle metodologie per il miglioramento delle misure di prevenzione e protezione adottate nelle piccole e medie imprese dei cantieri temporanei o mobili”.
Viene effettuata un’analisi delle caratteristiche geometriche, funzionali e di resistenza di alcuni fra i tipi di parapetti provvisori prefabbricati più diffusi sul mercato italiano ed impiegati dai lavoratori autonomi e dalle PMI. Tali parapetti rappresentano uno dei dispositivi di protezione collettiva più efficaci per eliminare o ridurre i rischi derivanti dall’esecuzione dei lavori in quota. Nel documento verranno confrontate le caratteristiche geometriche, funzionali e di resistenza di questi prodotti con alcuni requisiti previsti nella norma UNI EN 13374: 2004.
2014/02/01 [INAIL]
L’art. 26 del d.l. 81/08 e s.m.i. ha introdotto per il Datore di Lavoro Committente l’obbligo di elaborare il Documento Unico di Valutazione dei Rischi da Interferenze, denominato DUVRI, indicando le misure da adottare per eliminare, o ridurre al minimo, i rischi da interferenze in caso di affidamento di lavori, servizi e forniture all’Impresa appaltatrice, o a lavoratori autonomi, all’interno della propria Azienda. Il DUVRI è un documento unico per tutti gli Appalti e, pertanto, dinamico; di conseguenza tale valutazione deve essere necessariamente aggiornata al mutare delle situazioni originarie, anche in relazione all’esecuzione di attività già appaltate.
2014/02/01 [INAIL]
Il documento offre una panoramica sugli strumenti oggi a disposizione per il progettista per realizzare sistemi di controllo delle macchine relativi alla sicurezza indicando i principi base
fondamentali per l’applicazione dei metodi proposti dalle due norme in vigore: la norma EN ISO 13849-1 e CEI EN 62061.
04/06/2014
Lavoratori Autonomi: Guida pratica per lavorare sicuri in cantiere - anno 2013, pag 34
Gli SPISAL della provincia di Padova, con la collaborazione con la DTL, hanno elaborato un opuscolo dal titolo “Lavoratori autonomi. Guida pratica per lavorare sicuri in cantiere” rivolto ai lavoratori autonomi del comparto delle costruzioni che illustra con linguaggio semplice i principali rischi correlati alle attività in cantiere, in particolare le cadute dall’alto, il rischio elettrico, il seppellimento e i rischi legati all’uso di attrezzature. Vengono, inoltre, chiariti aspetti sempre critici del lavoratore autonomo relativamente alla gestione amministrativa dei contratti e alle varie forme di collaborazione tra più lavoratori autonomi.
[Fonte http://www.ulss15.pd.it/]
2014/02/01 [INAIL]
Il cantiere edile risulta troppo spesso teatro di infortuni più o meno gravi per i suoi lavoratori, molte volte stranieri. Inoltre, le malattie professionali, per quanto abbiano minore risonanza rispetto agli infortuni, sono in genere correlate a rischi sottovalutati sul posto di lavoro e, purtroppo, hanno un’elevata incidenza nel settore edile. Un aspetto spesso sottovalutato sul cantiere edile riguarda la prevenzione dell’esposizione a rischio chimico per l’impiego di solventi, adesivi, oli minerali, sostanze bituminose ecc. ecc. Inoltre, l’esposizione ad agenti chimici può comportare rischi anche per la sicurezza a causa del verificarsi di incendi, esplosioni, ustioni chimiche. I temi affrontati vengono esposti facendo ricorso a numerose illustrazioni per renderne maggiormente comprensibili i contenuti, tenendo conto dell’ambiente multietnico e dei diversi livelli di scolarizzazione che spesso contraddistinguono il comparto edile.
17/04/2012
Il CTP di Roma, che è da sempre impegnato nella
costruzione e nell’affermazione di una più consapevole cultura della sicurezza, ha pubblicato l'opuscolo “I COSTI DELLA SICUREZZA - AGGIORNAMENTO 2012 - NORMATIVA E APPLICAZIONE”, con il
patrocinio della Direzione Regionale Lazio dell’INAIL.
[http://www.ctproma.it]
Se si svolge un lavoro pesante come quello nei cantieri edili , il corpo produce da sè molto calore e questo aggrava il rischio di colpo da calore. Gli abiti devono essere leggeri, e bisogna fare attenzione a ciò che si mangia e si beve. Un'alimentazione pesante e ricca di grassi favorisce l'accumulo di calore. L'alcol è da evitare assolutamente.
Scarica il documento elaborato dagli SPISAL della Provincia di Padova sugli effetti e sulle misure di prevenzione del colpo di calore.
Terza edizione del Manuale operativo per chi lavora in altezza Per assicurare una reale riduzione degli infortuni sul lavoro, alla base dei quali vi è spesso una assente o inidonea progettazione
della sicurezza, è necessario iniziare da una adeguata e completa valutazione del rischio, considerando globalmente tutte le situazioni potenzialmente pericolose. A questa fase è indispensabile
far seguire quella della pianificazione delle misure di sicurezza che deve privilegiare gli interventi che eliminano o riducono il rischio alla fonte. Va data priorità alle misure di protezione
collettiva, riservando l’impiego dei dispositivi di protezione individuale a quelle situazioni in cui i rischi non possono essere altrimenti ridotti. Questo opuscolo è nato con l’obiettivo di
fornire ai coordinatori per la progettazione e per l’esecuzione, alle imprese e ai capo-cantiere i criteri per una efficace progettazione e pianificazione delle misure di sicurezza nei lavori in
altezza, partendo dall’analisi di singoli contesti di rischio.
Autore: Dip. Prevenzione Azienda U.L.S.S. 15 “Alta Padovana”
[http://www.prevenzionecantieri.it]
2012/01/01
INAIL ha sviluppato, insieme a CASARTIGIANI, CLAAI, CNA, CONFARTIGIANATO, CGIL, CISL, UIL, le linee di indirizzo per facilitare le micro e piccole imprese nell’implementazione di un Sistema di gestione della Salute e Sicurezza sul Lavoro.
Il documento propone modalità applicative semplificate, appropriate alla struttura organizzativa semplice (datore di lavoro e lavoratori, integrata dalla figura del preposto) propria delle micro e piccole imprese, e tali da minimizzare il fabbisogno di risorse umane e strumentali da impegnare nella implementazione del SGSL aziendale.
22/03/2012
E' possibile scaricare un documento di sintesi dell’accordo siglato in conferenza permanente Stato Regioni.
Volume per Datori di Lavoro e Dirigenti - Raccolta delle norme antinfortunistiche riguardanti i cantieri edili
L’opuscolo può essere ritirato gratuitamente dalle imprese, presso la sede del Comitato Paritetico fino ad esaurimento scorte.
L’opuscolo può essere ritirato gratuitamente dalle imprese, presso la sede del Comitato Paritetico fino ad esaurimento scorte.